Come aiutare la popolazione ucraina in fuga dalla guerra? Quali gli effetti delle sanzioni contro la Russia?
L’Europa deve prepararsi all’arrivo di un’ondata di profughi senza precedenti dall’Ucraina. Un gigantesco esodo che potrebbe riguardare “oltre 7 milioni di
persone”, soprattutto se quella che nelle intenzioni di Mosca doveva essere una guerra lampo si trasformerà in un lungo conflitto. A lanciare l’allarme è Bruxelles, dove ieri si sono riuniti in un consiglio straordinario i ministri degli Affari interni della Ue. Il timore è che l’emergenza rifugiati di queste ore si trasformi in una vera e propria crisi umanitaria nel cuore del Vecchio Continente. L’Onu in sostanza valuta che se la guerra d’aggressione dovesse continuare, potremmo parlare di 18 milioni di ucraini colpiti in termini umanitari all’interno dell’Ucraina e nei paesi limitrofi. Sarebbero più di 500 mila i profughi entrati in Ue da quando è scoppiata la guerra.
Il G7 minaccia nuove sanzioni contro la Russia se Mosca proseguirà la sua invasione in Ucraina. Stanotte, l’intervento della Ue. L’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, ha detto che ci sono una serie di banche russe che saranno escluse dal sistema Swift verrà garantito un minimo di connessioni per permettere alcuni pagamenti o scambi. Le misure prevedono, tra l’altro, una lista di nuove persone colpite da sanzioni: “Perseguiamo gli oligarchi”, dice Borrell. “Diamo la caccia alle ricchezze che profittano del regime di Putin”.
Con noi a Radio Vaticana:
Silvia Sinibaldi, responsabile delle operazioni umanitari dei Caritas Europa
Federico Giannone dell’Opera Divin Redentore
La testimonianza di Natalia Karfut
Giorgio Cella, analisti di politica internazionale della cattolica di Milano
Il giurista esperto di economia internazionale Nunzio Bevilacqua
In studio Alessandro Guarasci